“Buoni propositi...bisogna saperli fare”

Il 2016 è iniziato da poco ed è ora di  fare un piccolo bilancio su un argomento "scottante" per ognuno di noi: i buoni propositi fatti alla fine dell'anno passato oppure all'inizio di quello nuovo. 
Appaiono nelle nostre vite puntualmente, inesorabilmente e, come ogni anno, ci impegniamo a compilare una bella lista con un sentimento di speranza e fiducia nelle nostre capacità. Spesso, dopo poco tempo, la forza di volontà ci abbandona e chiudiamo la lista nel "dimenticatoio".
Perché accade?
È del tutto ovvio fare un elenco di buoni propositi poiché nella nostra mente vengono considerati come una serie di cose utili al nostro miglioramento personale.
Pare che il 60% delle persone che non riescono a mantenere le promesse fatte a se stesse, l’anno seguente ci riprovino compilando un nuovo elenco a cui non ci sarà nessun seguito.
Studi psicologici affermano che per riuscire a mantenere uno o più propositi per un buon numero di mesi, ci si impieghino cinque anni. Avete capito bene, 5 anni!!!!
Seguire una dieta, smettere di fumare, dedicare più tempo ai propri hobby, non è mai stato così lontano!!!!

Perché è così facile compilare una lista e non altrettanto riuscire a realizzare i punti elencati?
Tutta colpa della “sindrome della falsa speranza”.
Per capire meglio la cosa basta pensare all’influenza che un cambiamento previsto dal “buon proposito” ha sulla vita di tutti i giorni in termini di tempo, facilità nel raggiungimento dell’obiettivo e conseguenze.
Il proposito fatto magari era -in origine- virtuoso, ma troppo difficile da raggiungere in un breve lasso di tempo, oppure troppo pretenzioso o drastico al tal punto da far cadere l’autostima anche alla persona più sicura di sé.

“Se la sicurezza, l’ottimismo e la fiducia in se stessi sono fattori positivi, che aiutano ad ottenere ciò che si vuole, a non scoraggiarsi, un loro eccesso porta facilmente alla sindrome della falsa speranza” affermano due psicologi studiosi dell’Università di Toronto.
Come fare allora? Conviene abbandonare ogni tipo di speranza? Stracciare la lista fatta e non avere più alcun proposito da raggiungere?
No. Basta ridimensionare la modalità con cui si pensa ai traguardi da raggiungere, imparando a formulare obiettivi adatti alla propria persona in modo che le speranze investite nel raggiungimento degli stessi non siano false ma possibili.
Definire i tempi e suddividere i punti nel breve o nel lungo termine in modo da non sentirsi frustrati e cadere nella tentazione di abbandonare tutto.

Pixabay

Esiste un decalogo -messo a punto da uno psicologo e ricercatore inglese- che aiuta a formulare il “Buon proposito ideale” (“Cambio vita in 6 comode lezioni”-Richard Wiseman)
Forza! L’anno è agli inizi, si fa ancora in tempo a raddrizzare il tiro. Inoltre questi consigli sono utili per il raggiungimento dei piccoli obiettivi che ci prefiggiamo giorno dopo giorno. Perché non farne buon uso?
Come? Così:

  1.  Riflettere bene su ciò che necessita di un cambiamento. Può essere una cattiva abitudine, un comportamento che vorremmo modificare, una scelta di vita che vorremmo seguire. Qualsiasi cosa che, con un cambiamento e molta buona volontà, sia in grado di portare un beneficio nella nostra vita.
  2. Imparare dagli errori. Non ha senso riciclare vecchie promesse. Crearne di nuove aiuterà a sentirsi meno delusi e frustrati.
  3. Essere originali e onesti. Domandarsi che cosa si vuole veramente per se stessi e non per compiacere gli altri.
  4. Formulare un impegno preciso. Fare propositi generici, troppo ampi, non porta da nessuna parte. Concentrarsi su un aspetto concreto invece risulta più semplice e facilmente raggiungibile.
  5. Scomporre un obbiettivo in più parti. Deve essere fatto in maniera concreta, misurabile e relativo ad un certo periodo di tempo
  6. Scrivere una lista elencando i benefici che arriveranno in seguito al raggiungimento di ogni singolo obiettivo. Serve a dare un’iniezione di fiducia e aumenta la forza di volontà.
  7. Informare amici e famigliari. Il sostegno delle persone care aiuta a perseverare.
  8. Tenere un diario dei progressi fatti. Per non perdere di vista la strada non c’è nulla di meglio che segnare il percorso.
  9. Premiarsi. Ogni volta che si raggiunge un piccolo obiettivo concedersi un premio aiuta a mantenere alta la motivazione e a spronare verso il raggiungimento della meta più grande.
  10. Mai demoralizzarsi. Non prendere gli ostacoli come scusa per abbandonare il percorso.


Non è facile raggiungere i propri obiettivi e il più delle volte può essere faticoso e poco motivante. Riuscire ad arrivare alla meta però ripaga di tutti gli sforzi.
Guardare indietro, una volta raggiunto il traguardo, ci rende fieri e soddisfatti di ciò che abbiamo raggiunto.
Non c’è dubbio.

                                                       

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