"Dottore che sintomi ha la felicità?"
Già...la felicità.
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Una ricerca continua, a volte estenuante, che non garantisce la buona riuscita perché la vita frenetica ed impegnata del nostro tempo ci travolge e aggredisce con i suoi problemi, nervosismi, ritmi incalzanti, delusioni e chi più ne ha più ne metta.
Molto spesso si identifica la felicità nell’amore
(partner-figli-famiglia), nella cerchia di amici, nella carriera
lavorativa, nel collezionare oggetti costosi...è davvero questa l’essenza della
felicità?
Perché allora, quando si ha tutto ciò non si smette di cercarla? Perché si continua la ricerca in altri ambiti, sicuri di aver sbagliato tattica o di aver investito troppo su una cosa o persona che in realtà non era il “portatore di felicità” ideale?
Perché allora, quando si ha tutto ciò non si smette di cercarla? Perché si continua la ricerca in altri ambiti, sicuri di aver sbagliato tattica o di aver investito troppo su una cosa o persona che in realtà non era il “portatore di felicità” ideale?
Mi sono posta la stessa domanda diverse volte nel corso della mia esistenza. Anche io l’ho cercata investendo tutte le mie aspettative su qualcuno o qualcosa di sbagliato...
Dov’era l’errore?
Dov’era l’errore?
In seguito ho capito che cercare la felicità al di fuori di se stessi è uno degli errori più sciocchi che si possano fare.
L’ho scoperto un po’ tardi - fortunatamente non troppo - e sono corsa ai ripari con l’aiuto di saggi consigli, libri, articoli di giornale e qualsiasi cosa riuscissi a divorare con la lettura per poter immagazzinare tutto il possibile e metterlo in pratica.
Ci sono riuscita, in parte. Ho iniziato a contare su me stessa e sulla capacità di rendermi felice.
A volte ricado nelle vecchie abitudini, lo ammetto, ma so che la voglia di essere felice per me e per le persone che amo è più forte e trovo sempre lo spunto per rivedere tutto e trovare nuovi punti di partenza.
Questo Blog è uno di questi. In un momento di solitudine come quello che sto vivendo, quale spunto migliore se non quello di scambiare pensieri con altre persone? Un sano Bla bla bla mi ha sempre fatto stare meglio.
Pare ci siano 10 semplici regole da seguire per trarre da ogni singolo giorno una quantità sufficiente del fattore F. Ho letto un articolo in merito e ne riporto i punti salienti, a mio parere facilmente “attuabili” ed efficaci.
RIFERIMENTI
L’ho scoperto un po’ tardi - fortunatamente non troppo - e sono corsa ai ripari con l’aiuto di saggi consigli, libri, articoli di giornale e qualsiasi cosa riuscissi a divorare con la lettura per poter immagazzinare tutto il possibile e metterlo in pratica.
Ci sono riuscita, in parte. Ho iniziato a contare su me stessa e sulla capacità di rendermi felice.
A volte ricado nelle vecchie abitudini, lo ammetto, ma so che la voglia di essere felice per me e per le persone che amo è più forte e trovo sempre lo spunto per rivedere tutto e trovare nuovi punti di partenza.
Questo Blog è uno di questi. In un momento di solitudine come quello che sto vivendo, quale spunto migliore se non quello di scambiare pensieri con altre persone? Un sano Bla bla bla mi ha sempre fatto stare meglio.
Pixabay |
Un punto di partenza? Ok, eccolo qui.
Coltivare personalmente la felicità traendo il meglio dal mondo e da se stessi capendo ed ascoltando i propri bisogni e volendosi bene, sempre.Pare ci siano 10 semplici regole da seguire per trarre da ogni singolo giorno una quantità sufficiente del fattore F. Ho letto un articolo in merito e ne riporto i punti salienti, a mio parere facilmente “attuabili” ed efficaci.
1. Incontrare la natura
Ogni tanto dovremmo fermarci, fisicamente, e guardare realmente ciò che ci circonda. Apprezzarlo. I ritmi frenetici spesso ci tolgono il respiro e anche la vista! Quante volte trotterellando da un posto all’altro, tra una commissione e l’altra non ci accorgiamo nemmeno che stiamo attraversando un bellissimo parco, un’area pedonale ricca di storia e arte? La città in cui si vive e gli angoli che la caratterizzano diventano scontati, cosi come i suoi dintorni. Anche a me è capitato di dare la mia città, cosi verde e ricca, per scontata.“Cose già viste e riviste” pensavo...in realtà ho capito che non è cosi.
2. Coltivare l’amicizia giorno dopo giornoDedicare il proprio tempo alle persone con cui abbiamo creato un legame di amicizia aiuta a rinunciare ad un po’ del proprio egoismo a favore dell’empatia verso il prossimo. Un esercizio che aiuta anche nelle relazioni con colleghi e conoscenti vari. Imparare a cercare cosa ci lega all’altro anziché ciò che ci differenzia da lui renderà più piacevoli certi legami creati “a forza” e non per scelta personale.
3. Essere solidali in amore
Chi non desidera l’amore? Ad oggi pare che i legami duraturi, quelli delle favole che ci raccontano da piccoli, non siano possibili. Troppi amori nascono e finiscono con la velocità della luce. Dov’è il problema? Forse si bada più a se stessi che alla coppia. Non si tiene conto dell’insieme dato da due persone che si amano, la famosa unione “di anima e corpo”. Ci si stanca e si pensa prima al proprio benessere che a quello della coppia e si butta tutto alle ortiche. Essere solidali in amore significa percepire l’insieme della coppia e averne cura.
4. Progettare con entusiasmo
Avere un progetto, un obiettivo aiuta a sentirsi vivi, ad avere una meta verso cui correre col cuore che batte forte nel petto. Non si deve lasciare che la paura e i dubbi ci assalgano. Buttarsi in un nuovo progetto con entusiasmo e buon seno non può far altro che alimentare la gioia di vivere.
5. Donare
Donare qualcosa agli altri (un semplice regalo, il pensiero rivolto ad una persona cara, donare una parte di sé) crea legami , valori, accresce la stima di sé e rende felice. Sempre che non ci si aspetti qualcosa in cambio. Donare per il semplice gusto dell’altruismo è fantastico, io ci ho provato e ve lo posso garantire.
6. Ascoltare musica senza parole
La musica classica viene spesso snobbata...provare per credere.
7. Uscire dal proprio ruolo
Abbandonare il proprio ruolo, quello che ci rende lavoratori assennati, genitori e partner devoti, figli rispettosi dei propri genitori (spesso imposto dalla società) rende liberi dalle “catene” a cui dobbiamo restare legati per gran parte della giornata. Ecco che un semplice hobby può far ritrovare l’essenza del proprio essere cosi spesso soffocata dai doveri.
8. Curare il proprio corpo
La cura del corpo cosi enfatizzata dai canoni di bellezza imposti dalla società a volte diventa motivo di frustrazione e di insoddisfazione. Rincorrere un modello ci rende davvero autentici? Siamo ancora noi oppure tendiamo ad essere come qualcun altro? La cura del corpo deve essere uno stile di vita, non una croce. L’accettazione del proprio corpo porta alla coscienza di sé. (forse più facile a dirsi che a farsi)
9. Dare ascolto all’anima
Ascoltare la parte più intima di noi stessi a volte è difficile. Il caos che ci circonda incessantemente non ci permette di ascoltare ciò che viene da dentro. Ascoltare e capire la nostra anima aiuta a capire di più noi stessi, ad amarci e ad essere felici.
10. Credere nel dio che si preferisce
Credo che non siano necessari commenti.
Concludendo, che sintomi ha la felicità? Personalmente mi sento felice quando ascolto il mio essere più profondo e lo assecondo, prendendomi cura di me.
Per voi che sintomi ha la felicita?
Ogni tanto dovremmo fermarci, fisicamente, e guardare realmente ciò che ci circonda. Apprezzarlo. I ritmi frenetici spesso ci tolgono il respiro e anche la vista! Quante volte trotterellando da un posto all’altro, tra una commissione e l’altra non ci accorgiamo nemmeno che stiamo attraversando un bellissimo parco, un’area pedonale ricca di storia e arte? La città in cui si vive e gli angoli che la caratterizzano diventano scontati, cosi come i suoi dintorni. Anche a me è capitato di dare la mia città, cosi verde e ricca, per scontata.“Cose già viste e riviste” pensavo...in realtà ho capito che non è cosi.
2. Coltivare l’amicizia giorno dopo giornoDedicare il proprio tempo alle persone con cui abbiamo creato un legame di amicizia aiuta a rinunciare ad un po’ del proprio egoismo a favore dell’empatia verso il prossimo. Un esercizio che aiuta anche nelle relazioni con colleghi e conoscenti vari. Imparare a cercare cosa ci lega all’altro anziché ciò che ci differenzia da lui renderà più piacevoli certi legami creati “a forza” e non per scelta personale.
3. Essere solidali in amore
Chi non desidera l’amore? Ad oggi pare che i legami duraturi, quelli delle favole che ci raccontano da piccoli, non siano possibili. Troppi amori nascono e finiscono con la velocità della luce. Dov’è il problema? Forse si bada più a se stessi che alla coppia. Non si tiene conto dell’insieme dato da due persone che si amano, la famosa unione “di anima e corpo”. Ci si stanca e si pensa prima al proprio benessere che a quello della coppia e si butta tutto alle ortiche. Essere solidali in amore significa percepire l’insieme della coppia e averne cura.
4. Progettare con entusiasmo
Avere un progetto, un obiettivo aiuta a sentirsi vivi, ad avere una meta verso cui correre col cuore che batte forte nel petto. Non si deve lasciare che la paura e i dubbi ci assalgano. Buttarsi in un nuovo progetto con entusiasmo e buon seno non può far altro che alimentare la gioia di vivere.
5. Donare
Donare qualcosa agli altri (un semplice regalo, il pensiero rivolto ad una persona cara, donare una parte di sé) crea legami , valori, accresce la stima di sé e rende felice. Sempre che non ci si aspetti qualcosa in cambio. Donare per il semplice gusto dell’altruismo è fantastico, io ci ho provato e ve lo posso garantire.
6. Ascoltare musica senza parole
La musica classica viene spesso snobbata...provare per credere.
7. Uscire dal proprio ruolo
Abbandonare il proprio ruolo, quello che ci rende lavoratori assennati, genitori e partner devoti, figli rispettosi dei propri genitori (spesso imposto dalla società) rende liberi dalle “catene” a cui dobbiamo restare legati per gran parte della giornata. Ecco che un semplice hobby può far ritrovare l’essenza del proprio essere cosi spesso soffocata dai doveri.
8. Curare il proprio corpo
La cura del corpo cosi enfatizzata dai canoni di bellezza imposti dalla società a volte diventa motivo di frustrazione e di insoddisfazione. Rincorrere un modello ci rende davvero autentici? Siamo ancora noi oppure tendiamo ad essere come qualcun altro? La cura del corpo deve essere uno stile di vita, non una croce. L’accettazione del proprio corpo porta alla coscienza di sé. (forse più facile a dirsi che a farsi)
9. Dare ascolto all’anima
Ascoltare la parte più intima di noi stessi a volte è difficile. Il caos che ci circonda incessantemente non ci permette di ascoltare ciò che viene da dentro. Ascoltare e capire la nostra anima aiuta a capire di più noi stessi, ad amarci e ad essere felici.
10. Credere nel dio che si preferisce
Credo che non siano necessari commenti.
Concludendo, che sintomi ha la felicità? Personalmente mi sento felice quando ascolto il mio essere più profondo e lo assecondo, prendendomi cura di me.
RIFERIMENTI
Il libro da cui sono tratte le 10 regole è “La gioia di vivere” di Vittorino Andreoli.
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Commenti
Ritengo che parte della felicità sia anche focalizzare una giornata cercando degli obiettivi che ci spingono verso nuove mete.
Grazie per aver dedicato un po' del tuo tempo per leggere il mio primo post e per aver lasciato un commento.
Grazie per il bel commento che hai lasciato e per il tempo che hai dedicato alla lettura di qualche mio pensiero. Buona serata anche a te.