"Il Bon Ton questo sconosciuto..."
Parliamo di Bon Ton...
Nel 1918 in Inghilterra fu pubblicato un piccolo manuale intitolato “L’arte delle buone maniere” nel quale si elencavano regole di Bon Ton da mettere in pratica nella vita di tutti i giorni per ristabilire i criteri sociali dopo anni di orrori causati dalla Grande Guerra.
Certo, parlare di Bon Ton potrebbe sembrare obsoleto di questi tempi; di fatto la maleducazione ha preso il sopravvento in tutti gli ambiti.
L’educazione si sa, si impara sin da piccoli...almeno così dovrebbe essere.
Conversare con rispetto
nei confronti dell’interlocutore, in maniera educata, si impara sin da piccoli. Non possiamo
permetterci di fare a meno della comunicazione, del “conversare di” con le
persone. Quindi impariamo a farlo in modo ricco ed efficace senza scontri,
insulti ma ponendoci in ascolto dell’altro e confrontando pareri ed opinioni con
rispetto ed apertura.
Al di là della comunicazione l’educazione
oggi appare carente in così tanti ambiti da poter scrivere intere pagine di
un lungo, lunghissimo libro.
Nel 1918 in Inghilterra fu pubblicato un piccolo manuale intitolato “L’arte delle buone maniere” nel quale si elencavano regole di Bon Ton da mettere in pratica nella vita di tutti i giorni per ristabilire i criteri sociali dopo anni di orrori causati dalla Grande Guerra.
Tornare alla
normalità, all’ordine, in quel periodo appariva essenziale per ricostruire un
mondo distrutto e dimentico delle piccole cose, del “vivere gentile”, del
rispetto e del piacere.
Oggi che fine hanno fatto le buone
maniere?Certo, parlare di Bon Ton potrebbe sembrare obsoleto di questi tempi; di fatto la maleducazione ha preso il sopravvento in tutti gli ambiti.
Nel privato e nel pubblico in egual
misura senza distinzione ed esclusione di colpi.
Qualche regola di civiltà renderebbe
migliori le persone, le famiglie, la politica e la televisione dove pare
proprio che la modalità più in voga per comunicare sia
caratterizzata dalla capacità di interrompere l’interlocutore, di insultarlo e
maltrattarlo il tutto accompagnato da una sana dose di urla e sproloqui.
Ciò
che andrebbe invece applicata è l’educazione.
In tutti i campi, soprattutto nel modo di comunicare con gli altri. Oggi c’è una grande carenza nella
qualità della comunicazione tra famigliari, amici, partner. Non si conversa
più e, se lo si fa, lo si fa con gran fatica e in maniera poco educata e
rispettosa.
L’educazione pare essere diventata una
sconosciuta e la gentilezza un particolare irrilevante.
Soffermiamoci
un attimo sulla comunicazione
Alcune “vecchie” regole di Bon Ton, secondo gli esperti, andrebbero
riprese in considerazione e riviste per l’epoca in cui viviamo.
Un piccolo esempio? Pare sia una
caratteristica comune nelle famiglie permettere ai bambini di alzarsi da tavola
lasciando genitori e parenti seduti al proprio posto per dedicarsi ad attività “ben
più interessanti” rispetto al condividere la convivialità che lo stare intorno
allo stesso tavolo con le persone care porta.
Non solo, appare ormai scontato che i
bambini impediscano qualsiasi tipo di comunicazione tra adulti per poter dire
"la loro”.
“La responsabilità di certi
comportamenti infantili è dei genitori: vivono in adorazione dei loro figli e
pensano che qualsiasi cosa facciano sia perfetta. Aprono bocca ed è una
meraviglia, qualsiasi cosa dicano. Invece devono saperli frenare per il loro
bene. Perché poi da adulti crescendo così avranno difficoltà nella vita” -
afferma Natalia Aspesi nota giornalista, scrittrice ed esperta di costume (sua
è la prefazione del manuale “L’arte delle buone maniere”).
Mancanza di stile e di Bon Ton nel
vestire, nel parlare, nell’organizzare eventi più o meno importanti, nel
gestire i rapporti interpersonali, nell'amministrare la propria casa, nell’andare in
un ristorante o in vacanza, nel fare regali e anche nel fare sport!!!! Già,
anche nell’ambito più impensabile la caduta di stile è in agguato.
In una società in cui l’apparire è l’essenza
dell’essere che fine hanno fatto le buone maniere? Il famoso stile?
Dalla copertina di "L'arte delle buone maniere" - Il Mulino
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