Perché lui sì e io no?
Chi è cresciuto con un fratello o una sorella di certo sa
che il rapporto tra fratelli è fatto di momenti di incontro e momenti di
scontro.
Questo perché in ogni famiglia ognuno ha i propri bisogni , esigenze
e necessità e questo porta all'insorgere di conflitti.
È nel
litigio che nasce il confronto, si conosce meglio l’altra persona e si può costruire il rapporto.
Le discussioni aiutano i fratelli ad
affermare la propria personalità, li preparano alle relazioni future e a
sviluppare rapporti positivi con gli altri.
Certo, più facile a dirsi che a farsi...quando si è genitori e si ha a che fare con i continui
bisticci dei propri figli spesso non è facile gestire la situazione.
Eccessivi
atteggiamenti di sfida e di invidia tra fratelli alla lunga potrebbero minare
un rapporto potenzialmente ricco di soddisfazioni.
La
causa scatenante della maggior parte dei litigi tra fratelli? La gelosia.
Il bambino geloso spesso è arrabbiato,
tiene il broncio, ha atteggiamenti ostili, regredisce e si isola...per paura.
Ha paura di non essere amato come il fratello, si sente
trascurato (anche se mamma e papà fanno il possibile affinché ciò non avvenga) e
lancia chiari segnali per attirare l’attenzione su di sé.
Il più delle volte lo fa in maniera provocatoria (dispetti,
trasgressione delle regole, bugie e atteggiamenti di sfida nei confronti dei
genitori) oppure in maniera “silenziosa” isolandosi, rinunciando alla
discussione e tacendo per lunghi momenti.
In entrambi i casi spetta ai genitori gestire al meglio la
situazione.
È molto
importante che i bambini si sentano considerati in egual modo, soprattutto se sono piccoli e faticano a capire le esigenze dell’altro.
Per loro è difficile comprendere, ad esempio, che il
fratellino neonato ha bisogno di maggiori attenzioni rispetto a lui...non è in
grado di capire a fondo il concetto poiché anche lui ha bisogno di attenzioni,
seppur in misura differente.
Ripetergli in continuazione che il fratellino è piccolo e ha
bisogno di voi lo porterebbe ad una regressione oppure a manifestare
aggressività e rabbia.
Cercare
di valorizzare al meglio i propri figli è la soluzione più efficace.
Come? Con l’azione.
Ritagliare dei momenti esclusivi da trascorrere con ognuno
dei propri figli di certo li aiuterà a non sentirsi esclusi. Organizzare qualcosa
in base ai loro gusti personali li farà sentire apprezzati, capiti e speciali...una
cosa fatta appositamente per loro li gratificherà molto.
Spesso i bambini vedono minata la loro autostima...sentono
di non essere abbastanza, di non essere così speciali come il fratellino o la
sorellina.
Non dipende dal genitore, che di certo fa tutto il possibile affinché questo non avvenga, ma è una sensazione che nasce inevitabilmente
quando ci si trova di fronte al confronto con l’altro.
Ciò che è importante tenere a mente è che “la vera felicità
sta nell'essere amati e riconosciuti da coloro che amiamo” e i bambini questo
lo sanno.
In conclusione, impegnarsi a mantenere i rapporti tra fratelli distesi e rilassati senza dimenticare di dedicare ad ognuno di loro lo spazio necessario per sentirsi considerati ed importanti, è la strada migliore che un genitore può intraprendere.
Qualche piccolo consiglio pratico?
- non colpevolizzare il bambino che manifesta gelosia
- non fare paragoni tra fratelli, aumenterebbe la
competizione
- incoraggiare i bambini a fare esperienze insieme
- non forzare a condividere tutto con i fratelli; la cosa
deve essere spontanea
- valorizzare sempre le qualità di ognuno piuttosto che i
comportamenti negativi
- evitare di responsabilizzare sempre il più grande perché,
in quanto tale, dovrebbe essere più tollerante
Voi cosa ne pensate? Come gestite la gelosia dei vostri bimbi?
Nel caso abbiate bisogno di un consiglio più mirato non esitate a contattare la nostra DOC direttamente da questo link http://blablablabloggo.blogspot.it/p/doc-risponde.html
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