"L'essenziale, quel tanto che basta per essere felici"
“Mai. Mai il vostro cuore sarà soddisfatto e sempre
per intero.
Mai
avrà in ogni istante tutto ciò che desidera.
Mai
potrà prendere tutto il prendibile.
Mai. Finché scoprite che occorre anche...saper porre un tappo al cuore. Non un tappo
che soffochi il respiro. Al contrario.
È come
una sorta di coperchio, una piuma poggiata sul cuore.
È saper lasciare andare quando è il momento.
A
volte, si tratta di lasciare andare la rabbia.
O dire
a se stessi: va bene, va bene così”.
(E.
Greggia- Il potere dell’essenziale)
L’essenziale,
quel tanto che basta...
Siamo abituati
a circondarci da un’infinità di cose, di oggetti carichi di ricordi magari
tristi o non molto piacevoli.
Siamo
abituati a conservare nella nostra memoria pensieri di un vissuto concluso da
tempo, di un amore finito, un’amicizia persa...pensieri che tengono aperte
delle ferite che ci fanno soffrire e restare ancorati al passato.
Di certo siamo colmi sia a livello
materiale che emotivo di enormi e pesanti zavorre che non fanno altro che
bloccare, rallentare, il nostro andare avanti.
Sperimentare il “lasciare andare”, compiere
quindi una bella pulizia emotiva, sarebbe opportuno per dare nuovo slancio alla
vita e respirare finalmente aria fresca.
Le
negatività lasciano una traccia indelebile nei ricordi e spesso
permettiamo loro di prevalere anziché lasciare spazio alle immagini e alle sensazioni delle belle cose passate.
Beh, è
arrivato il momento di fare una bella pulizia, di fare pace col passato e
dimenticare una volta per tutte le esperienze negative vissute.
Non è
di certo facile, soprattutto quando la rabbia e il risentimento prevalgono sulla
voglia di dare una svolta e chiudere tutto nel dimenticatoio, ma non è
impossibile.
Il
primo importante passo da compiere è quello di eliminare i ricordi materiali di un passato che non c’è più.
Regali, foto, oggetti vari che riconducono ad un periodo della vita che provoca
in noi solo rimpianto. Sono inutili pesi che ci tengono ancorati ad una realtà
che ora non ci appartiene.
Immaginate
di essere un palloncino legato ad un sasso che tende verso l’altro, che vuole
volare nel cielo...ebbene, questo palloncino non può andare oltre quella
condizione, non può volare oltre quel confine ristretto finché il sasso lo
terrà fermo...sempre lì, in un posto dove non vuole chiaramente stare.
I
ricordi materiali ci tengono legati al passato ci fanno provare solo
malinconia. Arriverà il momento di liberarci dal loro peso, di eliminarli
riconoscendo il bene che in passato hanno rappresentato nella nostra vita.
Questo
potrebbe essere un passo difficile da compiere ma serve per chiudere “in pace”
interi capitoli della nostra esistenza.
Dopo
aver compiuto una bella operazione di “pulizia materiale” sarà la volta della riorganizzazione della casa.
Rivedere
gli spazi in casa, cambiando l’ordine delle cose, sostituire le foto nelle
cornici mettendone di più recenti, comprare oggetti nuovi ci permette di
concentrarci su quello che abbiamo ora e di comprendere a fondo quello che
siamo ora.
Poi bisogna concentrarsi sulla nostra
persona: rivedere le abitudini, le usanze e cambiare.
Rinnovare
il look, il guardaroba, provare cibi nuovi...tutto ciò che implica un
rinnovamento non può che essere positivo per il nostro benessere.
Riprendere
piano piano il tempo per poterci dedicare alle nostre passioni, a ciò che ci
piace veramente.
Tante
piccole cose che porteranno solo soddisfazione e serenità.
Tagliare
i rami secchi, si sa, è necessario per rifiorire, per essere più “rigogliosi”
di prima.
In conclusione, per vivere bene è necessario
che ognuno capisca cosa è ESSENZIALE per se stesso, quali le cose e le emozioni
da conservare e quali quelle da eliminare definitivamente perché diventate
ormai inutili.
Il
segreto è liberarsi di tutto ciò che ostacola la nostra serenità.
La
pulizia emotiva è alla base del nostro benessere, praticarla è la strada giusta
per vivere nel presente con pienezza.
È
trovare la vera essenza della nostra esistenza, senza il peso del superfluo.
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