Quanto sei consapevole?

Chi di voi non ha mai sentito parlare di Mindfulness ovvero l'antica forma di meditazione basata sulla consapevolezza? Attualmente vanno molto di moda i libri-mandala mindfulness da colorare per liberare la mente e rilassarsi.
Io stessa ne possiedo due e, nei momenti di totale relax, mi metto a colorare e occupo una piccola parte del mio tempo a mente leggera, concentrata solo sugli spazi da riempire di volta in volta con colori diversi.
Al di là di album specifici da colorare, ognuno può vivere attimi mindfulness in diversi momenti della giornata...mentre si lavano i piatti, oppure mentre si fanno i lavori domestici, mentre si guida, mentre ci si lava i denti...può sembrare banale e ridicolo eppure è proprio così.
Può capitare, per esempio, di avere trascorso una lunga e stressante giornata di lavoro in cui si è ricevuto un ultimatum dal capo o di aver litigato per l'ennesima volta col partner e non sapere proprio come uscire dalla situazione; ci si ritrova a lavare i piatti come tutte le sere, con un umore nero...eppure, ad un certo punto, mentre si strofinano le stoviglie i pensieri si diradano. Si cominciano a vedere i contorni del problema e, all'improvviso, ci si rende conto di sapere come agire e cosa fare.

Cosa è successo? La piena consapevolezza di ciò che si stava facendo ha permesso alla soluzione di venire a galla e di essere finalmente chiara.
Solitamente quando si ha un problema si cerca in continuazione di capirlo e si tormenta la mente su come risolverlo.
In realtà l'arma più potente per venire a capo delle difficoltà è la consapevolezza.
Gli antichi insegnamenti da cui trae origine la pratica di meditazione “Mindfulness” si basano sul principio secondo cui mantenere l'attenzione momento per momento su ciò che si sta facendo permette di vedere le cose come sono e di cambiare il nostro atteggiamento verso problemi, situazioni, preoccupazioni e verso noi stessi.


Come mettere in pratica i principi mindfulness nella vita quotidiana?
  • Fermarsi: i ritmi frenetici spesso ci fanno perdere di vista il momento presente e ci tengono sintonizzati sugli obiettivi da portare a termine a fine giornata, alle mille cosa da fare. Ecco che si sviluppano ansia e stress. La consapevolezza non necessita di vere e proprie sedute di meditazione, basta poco! Basta pensare alle sensazioni del camminare quando si cammina, al gusto del cibo quando si mangia, all'osservare attentamente il panorama quando si è all'aria aperta.
  • Percepire l'ambiente circostante: osservare, ascoltare e ascoltarsi partendo dalle percezioni dei propri sensi riguardo a ciò che ci circonda e all'effetto che questo produce in noi, ci permette di essere recettivi e sensibili nei confronti delle situazioni che stiamo vivendo e delle persone con cui interagiamo. Saremo presenti e coscienti dell'ambiente che abbiamo intorno e potremo assorbirlo e renderlo parte di noi.
  • Coltivare la pazienza: pretendere troppo dal nostro corpo e dalla nostra mente causa solo pressione e stress. Avere pazienza, aspettare i giusti tempi ci rende più rilassati e presenti. Le cose arriveranno comunque, si potranno fare ugualmente senza sottoporci a ritmi estenuanti che ci possono solo indebolire e rendere nervosi e in balia dello stress.
  • Liberarsi dal giudizio: smettere di giudicare in continuazione la nostra esperienza quotidiana, le nostre azioni, gli altri, ci mette nella condizione di inquinare col nostro giudizio la realtà. Essere testimoni imparziali degli eventi, ci permette di prestare attenzione a ciò che accade e a vedere le cose per quelle che sono senza essere “depistati” dal nostro stesso giudizio.
  • Stupirsi: guardare le cose come se fosse la prima volta, non dare nulla per scontato, non avere aspettative e restare aperti alle nuove possibilità, ci permette di fare esperienze vere nella vita, senza mai sentirci esperti, giudici o vittime di essa.
Nessun momento è uguale ad un altro, vale la pena viverli...tutti in pieno.



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