L' ozio, un intervallo di lucidità nei disordini della vita.

Le vacanze estive sono per tutti la giusta occasione per rilassarsi ed oziare come mai si riesce a fare durante il resto dell’anno.
Molte persone non sanno dove porta il “dolce far niente” essendo così abituate ad inseguire i ritmi frenetici della vita in famiglia e sul lavoro.
Cosa nasconde quindi l’ozio? Qual è il suo segreto? A quanto pare lo si può scoprire solo vivendolo.
Restare fermi, immobili, percependo le sensazioni  che scaturiscono dall'ambiente circostante, permette di ascoltare il silenzio e la moltitudine dei suoi significati...nei momenti di ozio non si fa niente eppure tutto parla, tutto è animato.

Non facendo nulla la vita acquista improvvisamente un senso, quel senso che spesso viene soffocato dalle troppe incombenze che siamo abituati a dover gestire. D’improvviso tutto acquista un significato.
Non fare niente restituisce come per magia il peso che ognuno ha nel mondo. D’improvviso si sa quale posto si occupa, quali mete si vogliono raggiungere e quali no, cosa si è costruito nel tempo.
Oziare permette di raggiungere quella consapevolezza di  che spesso viene soffocata dai mille impegni che si devono portare a termine durante ogni singola giornata. Spesso si perde di vista il  in favore del ruolo che si deve ricoprire come genitore, partner, lavoratore diligente,ecc. A questo punto la vera essenza di ognuno di noi che fine fa?

L’ozio di per  non è semplice da gestire. Vi capita mai di avere del tempo a vostra disposizione e di organizzarlo subito (telefonando ad un’amica, accendendo la TV, riordinando la casa, ecc) per non sprecarlo? A me capita spesso...
L’idea che si debba sempre fare qualcosa, fare, fare e ancora fare, non ci abbandona facilmente...oziare per molti equivale a perdere tempo prezioso. É davvero necessario impiegare ogni istante della giornata facendo qualcosa?
Oziare non significa cedere alla pigrizia, quanto più “sospendere”. Sospendere ogni azione, ogni affare, evitare di riempire per forza ogni attimo della propria giornata, accettare il vuoto e non sentirsi spaventati da esso.
Ognuno può vivere il vuoto del “dolce far niente” come meglio crede, scegliendo un luogo qualsiasi in cui si sente a proprio agio...magari anche tra le mura di casa, perché no?!


Oziare oggi è necessario come non mai. Viviamo in continua accelerazione, senza tempo da dedicare alla “non azione”. Il tempo libero viene rincorso senza tregua per poi essere organizzato in qualche modo per non essere sprecato...questo non è un controsenso?
Robert Louis Stevenson nell'opera “Elogio dell’ozio” scrive:
“Esiste una sorta di morti viventi, individui insulsi che a malapena sono consapevoli di esistere se non nell'esercizio di qualche occupazione convenzionale. Portateli in campagna o imbarcateli su una nave e vedrete quanto si struggeranno di nostalgia per il lavoro o il loro studio. Non sono spinti da curiosità, non sanno abbandonarsi alle sollecitazioni del caso, non provano piacere nel semplice esercizio delle loro facoltà, e, a meno che la necessità non lo colpisca con un bastone, resteranno immobili”.

Personalmente non voglio ritrovarmi tra i “morti viventi” descritti da Stevenson e, appena posso, cerco di ritagliarmi dei momenti di totale relax per ritrovare la giusta dimensione delle cose.
L’ozio, di per , non comporta uno sforzo eccessivo, non bisogna aspettare necessariamente le vacanze per dedicarci ad esso...dovremmo cercare sempre dei momenti di vuoto all'interno delle nostre giornate.
Cio che conta è avere il coraggio di staccare la spina, di rifugiarsi in uno spazio tutto per  per riuscire ad osservare la vita da una giusta prospettiva e affrontarla con più grinta e saggezza.

"L’ozio non è il non fare nulla, l’ozio è essere liberi di fare qualsiasi cosa" (Floyd Dell).

* Titolo: citazione di Ambrose Bierce

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