Diario #13: Sul cambiamento

Settembre giunge al capolinea ed è stato per me un mese ricco di avvenimenti: cambiamenti sorprendenti, coincidenze che si sono susseguite l’una dopo l’altra, profonde riflessioni e scelte maturate col tempo (ecco spiegata la scelta dei post di questo mese, dalla difficoltà nel prendere decisioni alle coincidenze che forse forse non accadono mai per caso).

Eh sì, perché il cambiamento a volte arriva quando inneschiamo in maniera conscia o inconscia dei meccanismi che porteranno nella nostra esistenza delle novità.
Devo ammettere che negli ultimi anni la mia vita è stata caratterizzata da molte “inversioni di rotta”, a volte volute, cercate, desiderate, altre no...ma fa parte del gioco.
Perciò in questi giorni di inizio autunno, mi sono fermata a riflettere più volte sul cambiamento e sulla sua forza devastante...sì, devastante, perché ogni cambiamento stravolge l’esistenza in modo più o meno marcato.
La spinta a volte arriva da esperienze negative, dolorose o deludenti, oppure da illuminazioni improvvise grazie alle quali vediamo tutto in una nuova prospettiva.

È come se all'improvviso fosse tutto più chiaro, come se la strada dei nostri sogni e desideri si illuminasse di mille luci che fino a quel momento non avevamo notato a causa delle paure e dei condizionamenti.
Vi capita mai? Questo mese ad esempio per me è stato il mese dell’illuminazione, il mese in cui ho capito qual è la strada migliore da percorrere in questa fase della mia vita.
I cambiamenti mi hanno sempre spaventata, le certezze -di contro- rassicurata. È stato difficile per me riconoscere la forza del cambiamento, mi terrorizzava il solo pensiero di uscire dalla mia comfort zone...eppure, quattro anni fa l’ho dovuto fare mio malgrado. Non è stato semplice, il cammino è stato lungo, ma ha portato i suoi frutti.
Oggi mi ritrovo a pensare che i cambiamenti fanno parte della vita, e che possono portare una “valigia” piena di soddisfazioni, di crescita e certo, anche di delusioni e frustrazioni che se siamo capaci di gestire e di fare nostre in maniera costruttiva, ci insegneranno qualcosa di nuovo ed utile per il futuro.

Cambiare significa quindi compiere piccole o grandi rivoluzioni con consapevolezza e curiosità; significa vivere fasi della propria esistenza in cui prima tutto sembra nebuloso, poi accade qualcosa che ci illumina e ci suggerisce cosa dobbiamo fare. A quel punto la realtà acquista un significato nuovo.
Sono momenti in cui rimettiamo in ordine la nostra esistenza, inventando nuove traiettorie, con priorità differenti. È possibile che per fare ciò dovremmo rinunciare a qualcosa...ma se la scelta è giusta, ne sarà valsa la pena.
Il segreto sta nell'apertura verso il nuovo, nella forza di rompere le “catene” del condizionamento famigliare ed ambientale che ci tengono fermi sempre nello stesso punto e non ci permettono di esplorare nuovi orizzonti e vivere nuove avventure.

Io l’ho imparato sulla mia pelle, nel corso degli ultimi anni, e devo ammettere che le scelte che ho compiuto non mi hanno mai delusa, nemmeno quando non sono andate come avrei desiderato e sperato. Questo perché, in ogni caso, mi hanno lasciato qualcosa su cui riflettere e lavorare per migliorarmi come persona. Ho ancora paura del cambiamento? Sì, per certi versi. L’ignoto spaventa sempre, no? Sento la pancia in subbuglio, penso alle mille catastrofi che potrebbero accadere nella mia esistenza poi...mi fermo, smetto di pensare “ai contro” e penso solo “ai pro” che le nuove scelte porteranno nel mio bagaglio di esperienze e mi butto a capofitto, con tutta me stessa, nella nuova avventura. Incosciente? Forse, però cerco sempre di afferrare la felicità, senza troppi pensieri.

Ognuno vive il cambiamento a modo suo ma per tutti vale la regola che:
“I veri cambiamenti sono prima di tutto interiori e non sono mai delle rotture assolute con l’esterno. Semplicemente la nostra vita, senza rinnegare quello che siamo stati fino 
a quel momento, è volata altrove” - A. Cristofori “Nudità” edizioni Bompiani

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