Diario #15 Sul rimuginare in positivo

Novembre è sempre stato un mese malinconico, poco colorato, deprimente. Avverto molto il cambio delle stagioni e, mentre l’arrivo dell’autunno coi suoi colori mi rallegra, la sua parte finale mi intristisce.
Fortunatamente quest’anno la fase colorata di questa stagione si è allungata di un bel po’ ed è possibile vedere ancora qualche albero color ruggine qua e là...perciò questo post non sarà per nulla ispirato dal grigiore novembrino, dal malumore o dalla tristezza.

In questo ultimo mese ho avuto la possibilità di riflettere molto sui traguardi di quest’anno. Ormai siamo agli sgoccioli ed è arrivato il momento di tirare le somme e fare il punto della situazione.
Posso dire di aver RIMUGINATO IN POSITIVO. Cosa significa? Vuole dire soffermarsi a riflettere sui successi anziché sui problemi, sui punti di forza anziché sulle debolezze. Quanto siamo brave noi donne a rimuginare in negativo, ad impantanarci ancora di più nelle situazioni avverse anziché concentrarci su ciò che di bello abbiamo tra le mani...delle vere maestre!
Perciò, come si può rimuginare in positivo? Spesso pensiamo che fare progressi dipenda dall'acquisire qualità e competenze che non possediamo ancora.
In realtà il vero traguardo è coltivare quelle che abbiamo già. Come? Domandandoci cosa stiamo facendo di buono e sforzandoci di farlo ancora di più. Prendere le proprie qualità e potenziarle, magari reinventandoci un pochino per volta.

Io, ad esempio, mi sono concentrata sui punti di forza e sulle qualità che possiedo.
Il vero cambiamento per me ha riguardato il lavoro, aspetto della mia esistenza in cui ho trovato un nuovo slancio. È sempre la solita minestra, non ho cambiato ruolo, eppure il suo gusto è differente rispetto a prima...forse perché sono cambiati gli ingredienti, oppure perché ne sono stati aggiunti di nuovi e più gustosi. Mi spiego meglio. Quest’anno, prima di iniziare il nuovo percorso lavorativo, mi sono ripromessa di cambiare punto di osservazione, di vedere tutto con occhi nuovi e curiosi e così ho fatto. Ho preso in mano i miei punti di forza, li ho “osservati” e mi sono chiesta: “Con questi cosa posso fare? Come posso sfruttarli al meglio per lavorare con entusiasmo?”, mettendo da parte i preconcetti di anni e anni di nervoso, frustrazione, delusioni e battibecchi, ho pensato a cosa di buono può ancora portare il mio lavoro nella mia vita e cosa posso portare di buono io nell'esperienza stessa.
Risultato? Ci sono riuscita in pieno e sono molto soddisfatta dei traguardi che sto raggiungendo piano piano. Certo, non sempre va tutto come vorrei ma, quando un problema si presenta, cerco di risolverlo senza polemizzare e senza prendermi troppo sul serio. Ho deciso di dire basta a tutte quelle vibrazioni negative che una volta mi rendevano nervosa ed insoddisfatta della mia occupazione.
Ho sempre amato il mio lavoro e ho sbagliato permettendo a presone e fatti di influire così negativamente sulla mia passione per i bambini e l’educazione. Trovare il giusto compromesso è sempre una buona soluzione.
Quest’anno sono riuscita a ripartire con slancio, cambiando radicalmente il mio approccio e ne sono molto contenta.
Ci sono ancora delle cosine da aggiustare nella mia vita, cercherò di raddrizzarle piano piano, per quanto possibile, utilizzando la stessa modalità e sperando di ottenere lo stesso risultato.
Questi alcuni piccoli consigli per imparare a rimuginare in positivo e sfruttare questa attività a nostro vantaggio.
Rimuginare in positivo:
  • Pensare a ciò che di buono si ha, non solo a ciò che manca;
  • Concentrarsi sui punti di forza, non solo sulle debolezze;
  • Non cercare soluzioni per liberarsi delle proprie debolezze ma pensare a iniziative utili a potenziare i propri punti di forza;
  • Chiedersi cosa si sta facendo di buono e sforzarsi di farlo di più;
  • Essere grati per ciò che si ha e rivedere gli obiettivi in base alle proprie esigenze senza mirare all'impossibile.
Saluto il mese di Novembre con questa frase di Proust molto significativa ed azzeccata:

“La vera scoperta non consiste nella conquista di nuovi mondi,
ma nell'imparare a guardare quello vecchio con occhi nuovi”.

Ciao ciao Novembre!!!



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