La forza dell'empatia

Quante volte vorremmo essere capiti, compresi...ci piacerebbe che le persone viaggiassero sulla nostra stessa lunghezza d’onda, che si calassero nella nostra realtà emotiva per non doverci giustificare, spiegare e scusare. Essere capiti e capire a nostra volta.
Mettersi nei panni altrui è una vera e propria dote che consiste nel percepire, senza particolari sforzi, in quale stato emotivo si trovano le persone che ci circondano. L’empatia è una disposizione d’animo da coltivare, che richiede coinvolgimento, consapevolezza, volontà e conoscenza di sé.
Capire il prossimo è un’arma vincente che abbatte i muri dell’incomprensione e disinnesca i conflitti. Fa sentire accolti e permette di creare relazioni costruttive ed arricchenti. Lo scambio emotivo diviene un potente mezzo per entrare in relazione con le persone a noi care e capirle a fondo, per poterle appoggiare e sostenere in momenti difficili e non.

Spesso è più semplice entrare in sintonia con emozioni che riconosciamo e conosciamo bene. È più facile provare empatia per chi ha un vissuto ed un bagaglio emotivo simile al nostro piuttosto che con emozioni e stati d’animo che non abbiamo mai vissuto e che pensiamo di non poter capire proprio per questo motivo. Quando un’emozione non si accorda con la nostra parte più profonda diventa difficile entrare in sintonia con l’altro, è del tutto naturale. Implica uno sforzo in più.
Avere accanto qualcuno in grado di connettersi con la nostra parte più profonda e riservata ci fa sentire capiti, percepiamo la sua vicinanza e questo rassicura. È un dare e avere.
Ricevere comprensione e riservarne a nostra volta un po’ per le persone a noi care, rende i legami piu profondi e sinceri. Si sente col cuore, si entra in un contatto profondo con l’altro.

“L’empatia ha legami molto stretti con la felicità: è decisamente favorita dal benessere, che apre la mente al mondo circostante, anziché chiuderla su se stessa, come fa la sofferenza. Ci permette di abbeverarci alla gioia e alla felicità altrui: se c’è qualcuno che ride o sorride, le possibilità di lasciarci contagiare aumentano.
Infine, l’empatia é una forma prodigiosa di intuizione, che ci sottrae dalla tentazione dell’egoismo rendendoci sensibili a quello che provano gli altri esseri umani, nella gioia come nel dolore. Ci ricorda che siamo profondamente legati gli uni agli altri”
– C. Andrè

L’empatia quindi è una forza potente che ci permette di sentire l’altro e di farci sentire a nostra volta. Questo è tutto molto bello ma c’è il rovescio della medaglia come in tutte le cose. Se è vero che l’empatia ha legami molto stretti con la felicità (come afferma l’esperto) è anche vero che non sempre le emozioni condivise sono serene e spensierate. Ci sono confronti difficili, che avvengono in momenti tristi dell’esistenza. Quando c’e delusione, solitudine, depressione e dolore non è facile essere empatici. Può capitare di sentirsi prevaricati dalle emozioni dell’altro, di non avere più il controllo e di essere assorbiti in maniera esagerata da emozioni che non ci appartengono.

Come ci si puo difendere da un coinvolgimento eccessivo?
Differenziando le emozioni dell’altro dalle nostre: possiamo calarci nei panni dell’altro, essere presenti senza farci risucchiare da emozioni che non ci appartengono. É essenziale differenziare le emozioni per non caricarci di fardelli pesanti da portare. Spesso puo capitare si non sentirsi aperti al confronto. Cosa fare per non ferire l’altro? Se è vero che ascoltare lo sfogo di una cara amica e mettersi nei suoi panni è importante per tenere vivo il legame, è altrettanto vero che non sempre si è disposti a farlo. Anche alla persona piu empatica in assoluto puo capitare una giornata no, di essere di cattivo umore o stanca. Per cui è necessario anche in questo caso porre dei limiti, rinviare il confronto per poter ricaricare le batterie.

Credo molto nella forza dell’empatia, ogni giorno ho la possibilità di capire la sua profondità e l’energia che sprigiona nel relazionarmi con le persone.
È uno degli strumenti che la natura ci ha concesso per renderci più sensibili, e dunque, più intelligentemente e piu generosamente felici. Un dono!




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