Diario #18: Sull'importanza delle radici

Il freddo proprio non se ne vuole andare. Non vedo l’ora che arrivi la primavera. La fine di questo mese folle di coriandoli mi dà un po’ di speranza...Burian e temperature polari a parte.
Febbraio, mese piccolino ma non meno impegnativo degli altri; mese di transizione che ci porta verso giornate più lunghe e luminose, cieli azzurri, prime fioriture e tiepido sole.

In questi ultimi giorni mi sono ritrovata a pensare all'importanza delle radici...a quanto contano per determinare chi siamo ora e chi saremo in futuro.
Ho sempre avuto un legame forte con la mia famiglia, anche se spesso ho avuto a che fare con persone che non avevano lo stesso tipo di attaccamento. Venivo criticata apertamente per questo; non comprendevano perché mi affidassi così tanto al parere dei miei genitori, perché avessi bisogno del loro sostegno in momenti in cui dovevo prendere decisioni importanti. Eppure, a me non interessava. Erano loro quelli che non capivano, che non davano lo stesso valore che davo io al legame.

Spesso non si cerca l’appoggio dei famigliari per avere la loro approvazione. Io, ad esempio, ho sempre fatto scelte che reputavo giuste per me (lavoro, matrimonio, ecc.) però avevo bisogno del loro appoggio incondizionato.
Molto spesso le decisioni che prendiamo non sempre vanno a genio ai nostri famigliari, però ci sono, sono al nostro fianco per gioire con noi e per sostenerci nel caso dovessimo cadere per un errore di valutazione.
Il legame che ci unisce alla famiglia per questo deve essere forte.
Per vivere bene e costruire il nostro futuro bisogna sapere chi si era, chi si è. I legami, le nostre radici ci permettono di farlo. I valori che ho, dipendono proprio da questi legami e fanno parte di me. Ci credo, li difendo come un tesoro prezioso perché sono parte dei miei genitori, dei miei nonni e di tutte le persone che hanno contribuito a creare quel legame profondo che difficilmente si spezzerà.
Avere delle radici non significa restare fermi, non significa avere paura di muoversi ma tendere sempre più verso l’alto, verso qualcosa di nuovo, sapendo di avere la sicurezza della stabilità. La frase del Dalai Lama che recita: “Dona a chi ami ali per volare, radici per tornare e motivi per rimanere” è proprio la sintesi di questo concetto.

Mai come ora la sento mia. Mi sono allontanata dal mio mondo per più di un anno, cercando di inserirmi in un contesto differente ma...il richiamo delle radici è stato più forte. Sentivo la necessità di tornare a casa, tra le persone amate, nei luoghi a me cari...perché io sono questo, sono parte di una famiglia legata, di una famiglia che sente la mancanza di chi non c’è, sono parte delle tradizioni, della mia città, del mio Paese.

Avere radici, non significa chiudersi ma sapere chi siamo. Si può guardare lontano, conoscere orizzonti vastissimi senza perdere mai la cognizione di sé, rimanendo esattamente dove si è, ancorati a ciò che è parte di noi.


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