Prendersi cura del sentimento più bello: l'amore

“La vera ricetta di una coppia che dura sta nel sapersi prendere cura l’uno dell’altro”. Ho letto questa frase in un articolo molto interessante sulla vita di coppia e mi sono soffermata a riflettere sul suo significato. In effetti è molto veritiera perché, diciamocelo, l’amore è il fondamento essenziale, la passione il fuoco che arde e scalda ma la cura...la cura è il cuore del sentimento che ci lega all'altro. È impegno, è presenza costante, è l’agire significativo che ci permettere di rimarcare ogni giorno alla persona che amiamo quanto teniamo a lei.

Può far paura? Probabilmente sì. La costanza nelle relazioni è forse l’aspetto più faticoso da gestire, ma è necessario impegnarsi per coltivare ed arricchire giorno dopo giorno il legame profondo che ci unisce all'altro. Passato l’innamoramento, la fase di euforia, in cui ci sentiamo leggeri, onnipotenti, pronti ad affrontare ogni problema come se fossimo dei super eroi, cosa resta? Resta l’impegno di voler mantenere vivo il sentimento e di farlo crescere con consapevolezza e volontà.
Amare è una fatica, lo dicono in molti, perché come tutte le relazioni pretende qualcosa da noi. La nostra presenza, l’esserci sempre e comunque. Non è poco, e chi si sente terrorizzato da questa verità il più delle volte scappa e lascia morire una relazione proprio nel momento in cui richiederebbe maggiore cura ed impegno. È da vigliacchi? Forse, ma non ci interessa giudicare chi non se la sente di prendersi questo enorme impegno che si chiama CURA DELL’ALTRO. Invece è interessante capire cosa possiamo fare per permettere ad un sentimento importante come l’amore, di crescere “in buona salute”.

Dobbiamo essere consapevoli, innanzitutto, che non si può lasciare correre il sentimento senza provvedere con un impegno continuo ad alimentarlo. Può essere una fatica estenuante, logorante, che alla lunga stanca e ci porta ad allontanarci da quello che era l’ideale che avevamo immaginato. Oppure può essere una fatica dolce, che appaga. Dipende da come vediamo la cosa.
Personalmente non mi spaventa la fatica e nemmeno l’impegno. Per cui credo possa valere la pena spendere energie per qualcosa di bello che farà bene, prima che all'altro, a me stessa. La cura è questo: un dare e ricevere appagante.
Quali sono i passi da compiere?
  • ABBANDONARE IL RANCORE: al di là dei litigi e dei piccoli dissapori, a volte le intenzioni si bloccano a causa del rancore. Non è una cosa necessariamente legata ad un fatto accaduto, bensì una sorta di senso di rivalsa che ci attraversa e ci fa desistere dal compiere un gesto gentile nei confronti della persona amata. Un timore inconscio, forse attribuibile al fatto che ci sembra di essere quelle che nella coppia danno sempre di più. Il rapporto non è una gara a punti, ognuno fa quel che può nella misura del possibile. Anziché sentici arrabbiate e rancorose, dovremmo abbandonare questo stato d’animo e compiere, se possibile, ancora più gesti di cura nei confronti dell’altro. Non potranno che essere ricambiati.
  • RISPOLVERARE L’ALBUM DEI PRIMI RICORDI CONDIVISI: se non si sa più da che parte “sbattere la testa” per alimentare con affetto e cura il proprio rapporto, rispolverare le foto dei primi tempi può essere un toccasana. Rivivere i momenti spensierati e le emozioni vissute nelle prime fasi della storia, può solo generare buonumore e riportare alla memoria i gesti significativi che si compivano per il bene dell’altro senza pretendere nulla in cambio.
  • PENSARE CHE SIA SEMPLICE: Non dobbiamo continuamente pensare che se ci vuole così tanto impegno per fare funzionare la nostra relazione è perché probabilmente qualcosa non va come dovrebbe. Dobbiamo solo pensare che compiere un gesto d’affetto è semplice, che non implica uno sforzo a vuoto, è un compito che decidiamo di prendere a carico, non un obbligo che ci opprime. Donare qualcosa, semplicemente per il bene dell’altro. È semplice, no?
  • COMPIERE PICCOLI GESTI GENTILI: lo scambio reciproco appaga e rende migliore il rapporto. I gesti gentili fanno bene sia a chi li riceve che a chi li compie. È come mettere in circolo energia positiva, che verrà ricambiata in altrettanta intensità. Ci si sentirà gratificati e soddisfatti. Bastano davvero pochi minuti per compiere un gesto gentile, ma il sorriso che riceveremo in cambio scalderà il nostro cuore per tutta la giornata.
  • METTERSI NEI SUOI PANNI: uomini e donne hanno diversi modi di interpretare il “prendersi cura di...”. Dobbiamo solo capire che il suo modo di prendersi cura di noi è differente dal nostro ma non meno significativo. Il segreto sta nel sentire il suo amore guardando con i suoi occhi. 
“Troppo spesso si sottovalutala potenza di un tocco, un sorriso, una parola gentile, 
un orecchio in ascolto, un complimento sincero, o il più piccolo atto di cura,
che hanno il potenziale per trasformare una vita” – Leo Buscaglia

Non sottovalutiamo mai l’importanza di un gesto gentile, che sia esso compiuto o ricevuto. Non sottovalutiamo mai la cura del nostro sentimento più bello: l’amore!

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