Piccoli passi per volersi bene: Il messaggio dell'Io

Quanto è difficile comunicare i nostri stati d’animo agli altri quando ci sentiamo ferite, deluse, arrabbiate o frustrate? Spesso l’errore più comune che si compie è quello di scaricare letteralmente sull'altro ogni tipo di colpa assumendo toni accusatori e poco gradevoli.

“Tu non mi capisci!” quante volte lo si dice, oppure: “Tu non mi ascolti” e ancora: “Tu non hai mantenuto la promessa”.
”Tu... Tu... Tu..”. Osservazioni simili generano sempre risposte ostili e atteggiamenti difensivi da parte dei nostri interlocutori che di certo si sentiranno aggrediti e messi sotto pressione dalle nostre affermazioni accusatorie.
Il più delle volte questa modalità di approccio ostacola la risoluzione di un conflitto, per tale motivo è necessario allenarsi a comunicare in maniera efficace, usando frasi che iniziano con la parola “Io” al fine di apparire meno provocatorie.
Il messaggio dell’Io è fondamentale per esporre in prima persona il proprio stato d’animo , ponendo l’accento su come ci sentiamo rispetto ad una situazione o comportamento osservato. Si espone la situazione in modo oggettivo senza essere critiche ma descrivendo l’effetto che tale situazione ha su di noi.

Elsa Punset consiglia una routine molto semplice da mettere in atto per rendere la nostra comunicazione piu efficace e risolutiva. Questa ruotine si basa sul principio del MESSAGGIO DELL’IO.

LA ROUTINE
Il messaggio in prima persona comprende quattro frasi:
  1. “Io mi sento...” ~ di’ che cosa provi, esprimi il tuo stato d’animo 
  2. “Quando tu...” ~ descrivi l’azione che ti infastidisce o che ti mette a disagio 
  3. “Perché...” ~ spiega quali conseguenze provoca l’azione compiuta dall'altro 
  4. “E mi piacerebbe...” ~ suggerisci una soluzione 
ESEMPIO: 
IO MI SENTO male QUANDO TU torni a casa tardi la sera, PERCHÉ mi sento molto sola. MI PIACEREBBE che tu arrivassi un po’ prima per poter trascorrere più tempo insieme e parlare e confrontarmi con te su come sono andate le nostre giornate.

Il “messaggio dell’Io” ha molte più possibilità di cambiare il comportamento dell’altra persona, perché non ferisce la sua autostima, protegge il rapporto e aiuta entrambi a comprendere cosa non sta funzionando dato che il problema è espresso in modo concreto. - E. Punset 
Non conta chi ha ragione ma capirsi reciprocamente! Mettiamo da parte l'aggressività e il tono accusatorio ed apriamoci ad un contatto emotivo di confronto. Ogni tipo di relazione ne trarrà giovamento.

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