Allenarsi all'ottimismo

“Sorridi alla vita e lei ti sorriderà” in quante occasioni abbiamo sentito pronunciare questa frase? Magari in periodi non proprio sereni durante i quali le persone a noi care lo dicevano per tirarci su il morale, per dare un po’ di speranza. In quei momenti però non si riesce a vedere le cose con ottimismo, anzi! Quando la prospettiva non è delle più rosee difficilmente si riesce a vedere il lato positivo delle cose e sfoderare grinta ed entusiasmo.
Ebbene, l’ottimismo è proprio questo: affrontare ogni passaggio dell’esistenza pensando positivo, vedendo il mondo in una maniera diversa, più aperta, che permette di attivare un circolo virtuoso per cui è il mondo stesso che ricambierà portando solo cose buone.

Non è facile avere uno sguardo positivo ed ottimista quando i pensieri e le preoccupazioni opprimono, quando si vivono situazioni difficili che lasciano poco spazio alla positività, quando ci si sente in gabbia, intrappolati in contesti che non ci appartengono e da cui vorremmo fuggire senza poterlo fare.
Non è semplice...ma non è impossibile. L’ottimismo è il modo in cui guardiamo noi stessi e la vita in generale; significa accettare quello che è stato, e mettere le nostre potenzialità a disposizione di ciò che è oggi e di ciò che sarà domani, con fiducia.
La positività e l’ottimismo quindi portano solo effetti benefici, cambiano la capacità di reazione e di azione, ci fanno sentire motivati, ci portano ad affrontare successi ed insuccessi con consapevolezza diminuendo i livelli di stress nelle situazioni di pressione. Questo è quanto afferma Martin Seligman, il maggiore teorico dell’ottimismo. Secondo la sua teoria tutto dipende dal nostro “stile esplicativo”, ovvero da come spieghiamo a noi stessi ciò che accade. Se la nostra percezione dei fatti e degli eventi ci porta a tendere verso un’interpretazione pessimista, tutto sembrerà sbagliato, svantaggioso e sconveniente. Saremo consapevoli del fallimento. Mettendo da parte il pessimismo, invece, si possono vedere gli eventi in maniera meno catastrofica e disastrosa.

Ecco qualche consiglio dell’esperto per allenarsi all'ottimismo:
  • VEDERE IL LATO BUONO: spesso il cambiamento spaventa, non si sa a cosa si va incontro e nemmeno come andrà. Gli ottimismi si pongono nei confronti dei cambiamenti con un atteggiamento aperto, concentrandosi solo sugli aspetti positivi che la nuova esperienza potrà portare. Affrontano le novità con fiducia, perché credono nelle proprie risorse e nella buona riuscita. 
  • PENSARE IN ROSA: avere fiducia in se stessi ed affrontare le cose con un sorriso è la chiave che apre ogni porta agli ottimisti. L’atteggiamento mentale fa la differenza, sempre. Valutare le situazioni in maniera meno pragmatica e ragionata porta a viverle in maniera più leggera. 
  • SCOPRIRE NUOVE PROSPETTIVE: guardare oltre i timori e le incertezze del cambiamento e delle nuove situazioni permette di ampliare le prospettive e di vedere “oltre il proprio naso”, come si dice. Se una situazione spaventa è bene domandarsi cosa può portare di buono, cosa può insegnare, come può arricchirci. Razionalizzare positivamente rende tutto più semplice e fattibile. 
  • NON PERDERE MAI IL SENSO DELL REALTÀ: essere eccessivamente ottimisti non sempre paga, perciò è importante tenere i piedi per terra e non perdere mai il contatto con la realtà. In un angolino di noi stessi è sempre bene tenere un po’ di pessimismo che ci porta a mantenere un atteggiamento disincantato e realistico. A volte è davvero indispensabile. 
Questi alcuni piccoli consigli per allenarsi ad essere ottimisti. Concludo con una frase significativa che ci porta a capire meglio il significato dell’ottimismo:
“Un pessimista vede solo il lato scuro delle nuvole, e si deprime; 
un filosofo vede entrambi in lati e se ne infischia; 
un ottimista non vede neanche le nuvole...perché cammina su di esse” 
 L.L. Levinson 

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