Felicità, sì grazie!

La felicità è una meta impossibile da raggiungere o la si può trovare nelle piccole cose? Questa è decisamente una domanda sempre molto attuale.
La ricerca della felicità riguarda tutti, anche chi in apparenza sembra avere già ricevuto tutto dalla vita. È una corsa o meglio, rincorsa verso qualcosa che spesso viene identificato in maniera concreta, altre volte no. Della serie: “Cosa ti manca per essere felice? Non lo so, ma devo scoprirlo”. E si passa la vita a cercarla qua e là, spesso rimanendo delusi ed amareggiati.
La scorsa settimana leggevo un articolo che parlava proprio della felicità come conquista possibile. Pare che sia del tutto inutile cercare in maniera estenuante quel qualcosa che ci renderà finalmente sazi di felicità, così come è del tutto sbagliato identificare la felicità con l’amore (che ne è un amplificatore). 
Per prima cosa è necessario conoscere noi stesse. Partendo da questo punto fondamentale sarà più semplice e chiaro identificare di cosa abbiamo veramente bisogno. Vagare senza meta è una perdita di tempo che non possiamo permetterci. 
Ok, tante belle parole ma...dove va cercata la felicità?
Nella normalità, per esempio. Scoprendo lo straordinario nell'ordinario. Molto spesso siamo così disperatamente prese dalla ricerca di una felicità assoluta da restare schiacciate dal suo peso. Questa fatica ci limita molto e non ci permette di apprezzare le piccole cose che accadono quotidianamente (nell'ordinario appunto) e che sono fonte di benessere. Per trovare la felicità nell'ordinarietà del quotidiano è necessario:
  • Scoprire cosa per noi è essenziale, ritrovando il nostro centro; 
  • Rimettersi in gioco quando è necessario un cambio di rotta, rinascendo di volta in volta in maniera nuova e sorprendente; 
  • Evitare di poggiare la possibilità di essere felici su altri, dobbiamo imparare ad essere felici da sole. La felicità non può dipendere dal partner, dai figli, dalle amicizie. Deve essere innanzitutto parte di noi per essere successivamente migliorata ed amplificata dai rapporti con gli altri; 
  • Riscoprire piccoli piaceri dimenticati, tutti dedicati a noi per permetterci di ritrovare noi stesse; 
  • Accettare un limite imprescindibile, ovvero, che non si può essere sempre felici. 
Mantenere una mente aperta è un’altra strada da percorrere. Avere mille pensieri per la testa, rimuginare, concentrarsi su ciò che di sbagliato è accaduto nella nostra vita, focalizzarsi sui fallimenti...questo sovraffollamento mentale ci impedisce di aprirci al bello, di osservare con lucidità quello che di positivo avviene. La felicità irrompe nelle nostre esistenze quando meno ce lo aspettiamo, non c’è un motivo preciso. Una mente libera da oppressioni è in grado di percepirla e coglierla nel momento presente in cui scaturisce.
Ultimo importante passaggio: bilanciare i vecchi desideri con i nuovi, abbandonando quelli che ormai non ci calzano più a pennello e lasciando perdere quelli impossibili da realizzare nel concreto. è più facile identificarli come sogni piuttosto che come mete da raggiungere.

Cosa è necessario evitare di fare assolutamente?
Evitare il giudizio continuo, il paragone e l’autocritica. Stare sotto una lente di ingrandimento alla ricerca di difetti e mancanze personali, di falle e delusioni nelle relazioni , di obiettivi mancati e privazioni nella vita... Affannarsi in continuazione per essere conformi ad un modello di persona, relazione e vita che ci siamo messe in testa non serve a nulla, così come cercare di uniformarci agli altri. Molto spesso l’ideale non è concretizzabile e dobbiamo farcene una ragione. La felicità sta anche nell'accettazione e nella semplicità. Fronzoli e lustrini sono davvero eccessivi ed inutili per raggiungere l’obiettivo.
Ultimo consiglio: smettere di affannarci. La ricerca continua di qualcosa di diverso è logorante ed è essa stessa fonte di infelicità.
Essere felici è un’arte, come fare un quadro: dobbiamo capire quando andare avanti, e quando il quadro è completo e serve fermarsi. 
Io direi: la felicità è nel cuore e lo fa battere d'amore per la vita.

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