"Ci vediamo lunedì"

“Ci vediamo lunedì”, una frase ripetuta chissà quante volte nel corso degli anni del mio essere maestra. Quasi scontata, ovvia.

Era un bel venerdì di sole caldo, che preannunciava l’arrivo imminente della primavera. Salutavo i bambini come sempre all’uscita di scuola eppure, quello, non era un venerdì qualunque. Venerdì 21/02/2020. Non ci saremmo rivisti il lunedì successivo. È stato l’inizio di un anno duro. Paura, rabbia, smarrimento, impotenza, frustrazione, solitudine...solo per citare alcune emozioni e sensazioni che abbiamo provato tutti durante lo scorrere di mesi neri, duri, spaventosi. Poi c’è stato spazio per un po’ di speranza, tanta voglia di ricominciare piano piano a tornare alla normalità dopo avere imparato a convivere con una situazione che ha travolto tutti, senza esclusione di colpi.

A Settembre è stato bello rivedere i bambini. I loro sorrisi e le loro voci allegre e squillanti hanno riempito in pochi secondi lo spazio e il tempo dimenticato della nostra piccola bella scuola. Si sono guardati, per osservare eventuali cambiamenti, per capire se i loro amichetti erano esattamente come li ricordavano. Magari più alti, più abbronzati, con un taglio di capelli differente ma...eh sì, erano ancora loro ed erano ancora lì pronti a correre in giardino e a giocare senza imbarazzo nonostante non si vedessero da molto tempo, senza sentirsi fuori posto...perché quello era ed è il loro posto! Una spontaneità che solo i bambini sanno avere e che ti travolge e ti inonda di energia positiva. È così che mi sono sentita e ho pensato “Ok, ora ci siamo proprio, finalmente!” e via! La scuola è ripartita con energia e forza, con ancora più voglia di stare insieme. Da settembre non un giorno di chiusura (se non per Natale). Abbiamo riso, corso, disegnato, dipinto, conosciuto nuovi piccoli compagni, preparato dolcetti, il lavoretto di Natale, la video-recita per le famiglie. Abbiamo giocato nella neve e dipinto col ghiaccio, passeggiato per le vie del paese e corso sul sagrato della chiesa, ci siamo mascherati di allegria...abbiamo visto scorrere giorno dopo giorno l’autunno, l’inverno e...l’inizio della primavera. Poi...

Poi, un giovedì di sole, mentre i bimbi erano pronti per festeggiare un compleanno, è arrivata la telefonata preoccupata di una mamma. Io e la mia collega ci siamo guardate smarrite, non sapevamo niente...un messaggio, un altro...ci siamo allarmate. “Non può essere vero”... “Ok, restiamo calme, finché non siamo sicure”. Abbiamo festeggiato il compleanno cantando, applaudendo e mangiando insieme ai bimbi una torta al cioccolato...nello stesso tempo il Tg ha trasmesso la notizia ufficiale. Chiusi, di nuovo. “Cosa facciamo? Glielo diciamo?”...“No, non roviniamo una così bella giornata, aspettiamo un po’”. Non ce l’abbiamo fatta, abbiamo aspettato l’arrivo dei genitori per comunicarlo insieme a loro ai bimbi. Ci hanno fissato. Occhi larghi e profondi, increduli. Credo l’avessero già capito. I “miei bimbi” così come tutti gli altri. Loro capiscono sempre tutto, ancora prima che le parole li raggiungano. Era un giovedì questa volta. Di sole. Esattamente come un anno fa. Credevo non avrebbero più toccato la scuola, ne ero certa, invece...

Oggi sono qui a casa mia, e penso a loro. Saranno tristi? Delusi di non potere vedere i loro amici per i giochi scatenati in giardino? Le bimbe con chi disegneranno e con chi giocheranno a mamma e figlia? Sono ancora incredula, fatico ad accettare e a rassegnarmi. Spero sia solo una settimana. Spero sia solo una breve parentesi a cui non dare importanza. Per poterci presto organizzare per la festa del papà, per attendere insieme l’arrivo della primavera e la sua esplosione di colori e per prepararci alla Pasqua...come deve essere. Punto. “Ci vediamo lunedì bimbi”...lo spero tanto.

In questo ultimo anno non ho scritto, non mi sembrava il caso. Nulla sembrava così importante rispetto alla ferocia della pandemia...eppure oggi sento di poterlo fare, perché questo pensiero condiviso da colleghe e mamme è importante, è forte. Perché i sorrisi dei bimbi lo sono

La scuola è sorriso oltre a tutto il resto e giovedì, nonostante la situazione, tutti mi hanno salutata con il sorriso andando a casa. La scuola è sorriso, di bimbi, maestre e genitori.



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